Flavonoidi, isoflavoni e tanto altro

 

Flavonoidi, isoflavoni e…

Ormai ci seguite da tempo e sapete bene che per noi di Gluten Free Travel & Living ogni promessa è debito. Qualche settimana fa abbiamo parlato di un supercioccolato ricco di polifenoli e come promesso eccoci qua ad approfondire l’argomento flavonoidi.

I favonoidi sono polifenoli. Chimicamente  sono costituiti da più gruppi fenolici semplici (anello aromatico con legati gruppi -OH) che si associano a dare strutture più o meno complesse. Della grande categoria dei polifenoli i flavonoidi rappresentano la più ampia fetta, l’altra parte è composta da fenoli semplici e tannini. La loro presenza è ubiquitaria nel regno vegetale nel quale svolgono importati funzioni che vanno dalla colorazione dei fiori all’attrazione/repulsione di insetti,dalla chelazione dei metalli alla protezione dai raggi UV, dalla germinazione alla fissazione dell’azoto, dalla regolazione enzimata al forte potere antiossidante.

Nella classe dei flavonoidi  si inseriscono moltissime sostanze (ne sono state identificate più di 4000) e solitamente vengono suddivisi nei seguenti macrogruppi in base a variazioni dell’eterocliclo (anello C):

  • flavonoli
  • flavoni
  • isoflavoni
  • antociani
  • flavanoli (catechine e proantocianidine)

In generale i flavonoidi sono dei potenti antiossidanti. Le reazioni di ossidazione, che avvengono fisiologicamente nel nostro corpo, possono produrre radicali liberi che sono responsabili dell’avvio di una cascata di reazioni che danneggia le cellule. gli antiossidanti terminano queste reazioni a catena intervenendo sui radicali intermedi ed inibendo altre reazioni di ossidazione facendo ossidare se stessi. I flavonoidi hanno dunque un fortissimo potere riducente! In virtù di tutto ciò i flavonoidi  sono oggetto di continua ricerca da parte della comunità scientifica.

Ad oggi sono stati conclamati innumerevoli benefici dovuti all’assunzione di flavonoidi (se vi va date un’occhiata a questi articoli sulla nutriceutica e sui superfoods).

Conosciuta è la loro capacita epato-protettiva, ovvero hanno una potente azione depurativa sul fegato e allo stesso tempo ne stimolano l’attività. Influenzano notevolmente la salute del sistema circolatorio agendo come vasodilatatori e se associati alla vitamina C hanno un ruolo anche nel rinforzo e protezione del microcircolo (proprio in funzione di questa sinergia i flavonoidi sono conosciuti anche come vitamina P). Sulla loro attività antinfiammatoria la letteratura scientifica è più controversa che mai, si è detto tutto e il contrario di tutto. I flavonoidi sono in grado di diminuire l’espressione del pathway infiammatorio, questa loro attività  ne suggerisce un largo impiego (soprattutto negli stati infiammatori cronici), ma al momento si parla, soprattutto nei casi di patologie croniche, di risultati in vitro. Hanno inoltre attività gastroprotettiva, ipocolesterolizzante, immunomodulante e spasmolitica.

A questo punto facciamo una carrellata di questi composti “miracolosi” e vediamo possiamo trovarli

  • flavonoli: sono i più rappresentati nei vegetali, ne sono ricchissimi le cipolle, il cacao, tutti gli ortaggi ricchi di foglie e i mirtilli. Li ritroviamo in ampie quantità anche nel vino rosso e nel tè. i più comuni sono la quercetina e il kaempferolo.
  • flavoni: sono anch’essi presenti in frutta e ortaggi ma in una percentuale minore rispetto ai flavonoli. I più rappresentati sono la luteolina e l’apigenina, ne sono ricchi il sedano e il prezzemolo. Un’altra fonte di flavoni è la scorza degli agrumi che contiene tangeretina, nobiletina e sinensetina (che ne dite di qualche scorzetta candita?)
  • isoflavoni: gli isoflavoni sono fito estrogeni, ovvero estrogeni vegetali. Si trovano abbondantemente nella soia (degli isoflavoni della soia, dei loro vantaggi e della loro azione inibitoria sulla perossidasi tiroidea abbiamo parlato abbondantemente qui)
  •  antociani: sono pigmenti disciolti nella linfa di fiori e frutta, sono altamente instabili e si trovano in altissime percentuali nelle more e nei ribes. Le troviamo inoltre nel vino rosso, nei cereali (senza glutine per noi) e negli ortaggi (melanzane, cavolo, fagioli, cipolle, rafani).La cianidina è la più comune antocianidina nei cibi, i cui contenuti sono generalmente proporzionali all’intensità di colore.
  • Flavonoli: esistono in forma di monomeri (catechine) e di polimeri (proantocianidine). Delle prime le epicatechine sono i principali flavanoli nella frutta, mentre le gallocatechine, l’epigallocatechina e l’epigallocatechingallato si trovano in certi semi di leguminose, nell’uva e nelle foglie del tè. Le seconde sono conosciute anche come tannini condensati, sono formate da due o più monomeri di catechine e le ritroviamo in mele, uva, cioccolato e tè

Che dire a questo punto? Corriamo dal nostro fruttivendolo di fiducia e facciamo una scorta di frutta e verdura colorata (di stagione mi raccomando)!

Bibliografia

appunti personali

H.P.Kim, K.H.Son, H.W.Chang, S.S.Kang Anti-inflammatory Plant Flavonoids and Cellular Mechanisms Critical Review 2004

http://www.my-personaltrainer.it

www.nutraceuticalsworld.c

Flovonoidi profilo farmacologico e terapeutico- S. Ricciuti, C. Cardini

Fabiana Corami –superfoods– GFT&L

wikipedia

I principi di biochimica di Lehninger

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