La gluten sensitivity o sensibilità al glutine Prima puntata

La gluten sensitivity ha un nome un po’ più lungo, non coeliac gluten sensitivity ovvero sensibilità al glutine non celiaca.

Tale nomenclatura non è stata coniata a caso ma per distinguere sintomatologie, patologie e meccanismi di reazione del sistema immunitario differenti, che però hanno in comune la causa scatenante: il glutine.
La non coeliac gluten sensitivity (sensibilità al glutine non celiaca) descrive la sintomatologia, la patologia e i meccanismi di reazione del sistema immunitario di tutti quei pazienti che:

1. non tollerano e non possono tollerare in alcun modo il glutine
2. sperimentano sintomi spesso simili a quelli manifestati da pazienti affetti da celiachia
3. non presentano generalmente i danni intestinali presenti nei pazienti affetti da celiachia
4. non presentano il coinvolgimento degli anticorpi specifici nella celiachia – anticorpi anti endomisio (classe Immunoglobuline A (IgA)) e anticorpi anti gliadina (di classe Immonoglobuline G (IgG) e IgA).

Come emerso sin dai primi studi, la gluten sensitivity, la celiachia e l’allergia al frumento si differenziano sulla base della risposta immunitaria, ovvero degli anticorpi che si attivano.

Mentre l’allergia vede coinvolte le Immunoglobuline E (IgE) che sono le immunoglobuline coinvolte anche nella risposta immunitaria nei confronti di diverse parassitosi (infezioni da vermi parassiti e protozoi), la celiachia è una malattia autoimmune, ovvero in risposta alla presenza di un antigene il sistema immunitario si scatena contro lo stesso organismo.
Immaginiamoci che l’antigene sia l’innesco di una bomba, che la bomba sia la risposta immunitaria, ebbene lo scoppio della bomba che continua a esplodere è la malattia autoimmune, cioè l’incapacità di spegnere e/o prevenire la risposta immunitaria contro se stesso. Essendo la malattia autoimmune, essa ha anche un bersaglio specifico, che nel caso della celiachia è l’intestino. Il fatto che la bomba continua a scoppiare e a scoppiare determina che l’intestino, o meglio che i villi intestinali siano danneggiati. Nel caso specifico della celiachia, l’innesco, ovvero l’antigene, è la gliadina presente nel glutine. Per evitare ulteriori danni all’intestino è quindi necessario rimuovere ogni eventuale fonte di glutine dall’alimentazione.
Nel caso di malattie autoimmuni, come lo è la celiachia, si parla di risposta adattativa del sistema immunitario. In soldoni, il sistema immunitario non diventa bomba se non c’è l’innesco. Però una volta innescata, la bomba scoppia e scoppia e scoppia …
Nella gluten sensitivity la risposta del sistema immunitario alla presenza di glutine è innata o costitutiva. Che vuol dire?
Ognuno di noi si difende grazie al proprio sistema immunitario, il quale può rispondere in due modi diversi: l’immunità innata e l’immunità adattativa. L’immunità innata si attiva per prima in presenza di sostanze estranee (antigeni) tanto che la risposta immunitaria si scatena in poche ore. L’immunità adattiva è quella coinvolta nelle malattie autoimmuni.
Quindi, il glutine rappresenta una sostanza estranea che nei pazienti gluten sensitive attiva la risposta immunitaria innata, determinando effetti immediati che vanno da cefalea ed emicrania a dolori muscolari e articolari, gonfiori e dolori addominali ma anche torpore a braccia e gambe si addormentano facilmente. Eliminando perciò il glutine dalla propria alimentazione, cessa la sintomatologia e cessa la risposta immunitaria innata. Inserendo nuovamente il glutine nella propria alimentazione la risposta immunitaria innata sarà riattivata dalla presenza del glutine e i sintomi si ripresenteranno.

Pensiamo al raffreddore possiamo stare attenti a non prendere freddo, prendere vitamine e antiossidanti, alimentarci in maniera sana, ma potrà accadere che il virus del raffreddore riesca a superare ogni risposta immunitaria. Ci verrà il raffreddore!
Il paziente gluten sensitive si trova in una situazione simile: se non è presente il glutine nella sua alimentazione sta bene, se esso torna ad essere presente anche accidentalmente, starà male di nuovo.

Fabiana Corami Fabipasticcio

Materiale bibliografico
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Katherine Kam, WebMD Feature Reviewed by Louise Chang, MD. Going gluten free. What to know about celiac disease, gluten sensitivity, and gluten-free diets. www.webmd.com
National Foundation for Coeliac Awareness, www.celiacentral.org

Fonti visive

glutenfreecoeliacdesign.com
glutenfreecat.com

goahead - Gluten Free Travel and Living
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