La storia di MELISSA – adolescente celiaca

Questo nostro lunedì mette insieme l’area educational  e le interviste di
Gluten free travel and living, per raccontarvi la storia di Melissa, una ragazza molto in gamba, che si scopre celiaca durante l’adolescenza e fa della cucina la sua forza!

adolescenza celiaca

Abbiamo conosciuto Melissa tramite la sua mamma Elisabetta all’EXPO di Rimini e quest’oggi vogliamo presentarvela, anzi sarà lei stessa a raccontarvi la sua storia…

Sono Melissa, ho 17 anni e frequento l’Istituto Alberghiero Savioli di Riccione. Sono una persona solare ma allo stesso tempo timida e riservata, mi piace stare in compagnia e all’aria aperta, ma soprattutto mi piace mangiare!
La mia famiglia, i miei nonni e il mio moroso Francesco sono persone fondamentali per la mia vita.

Ho scoperto la celiachia quando ancora frequentavo la seconda media, grazie ad un’ amica di mia madre che ci ha consigliato di eseguire gli esami della celiachia. Ero un’asintomatica quindi non avevo nessun tipo di disturbo evidente, a parte una strana perdita di capelli.
Non appena avuta notizia della conferma di diagnosi di celiachia, avevo deciso di non voler iniziare la dieta senza glutine! Fino a quel momento della mia vita non mi ero fatta nessuno scrupolo nel mangiare di tutto e di più.

Non è stato facile neppure per la mia famiglia e soprattutto per mia nonna, che da sempre cucina per me.
La celiachia era una cosa nuova nella nostra vita, della quale non sapevamo nulla o di cui non ci eravamo mai preoccupati…fino a quando non ne viene coinvolto in prima persona un tuo familiare.

Pian pian seguendo vari corsi, dopo esserci informati adeguatamente, ho trovato il coraggio di iniziare la dieta e adesso ce la stiamo cavando molto bene!
Cucinare e seguire una dieta senza glutine è molto più semplice di come possa sembrare all’inizio. Come ogni cosa nuova e sconosciuta, al primo impatto può metterti in difficoltà, ma con il passare del tempo diventa un’“abitudine”, non più un problema.

Da quando sono celiaca ho iniziato a mangiare anche meglio di prima; assaggio ogni tipo di piatto, dal più stravagante a quello più squisito. Inoltre, il mio fidanzato e la mia famiglia sono molto bravi a cucinare per me, riescono sempre a prepararmi qualcosa di gustoso.

A scuola non avuto grandi difficoltà o problemi, il fatto di essere celiaca non ha determinato un cambiamento, anzi, sia i professori che i compagni stanno più attenti con il cibo e quando si decide di andare fuori a cena si scelgono dei posti dove posso mangiare anche io. Nella mia classe tra l’altro, fino allo scorso anno c’erano due compagne celiache come me e questo mi ha molto aiutato: potevo condividere la merenda con loro e spesso i nostri compagni mangiavano le nostre cose perché erano più buone! La scuola inoltre ha fatto in modo che anche nei distributori automatici degli snack ci fossero delle merende per noi.

Alcuni dei miei compagni non conoscevano questa malattia e hanno imparato molto grazie alla mia presenza; per carità c’è ancora qualcuno che ogni tanto lo dimentica e magari mi offre un bel pezzo di panino, ma appena glielo ricordi si scusano e ci si fa una risata sopra!

Come già detto frequento l’istituto alberghiero poichè offre tante opportunità in una località come la nostra ricca di turismo; nella mia zona l’istituto Savioli ha offerto una grande possibilità ai celiaci: è stata adibita una parte della cucina (separata) per i soggetti intolleranti al glutine. Si è trattato di un progetto scolastico,
Cucina senza glutine” avviato grazie alla prof.ssa Masini e portato avanti per alcuni anni grazie alla suddetta professoressa e alla collaborazione di alcuni volontari AIC Emilia Romagna.
Questo progetto ha dato la possibilità a tanti ragazzi di scoprire cos’è la celiachia e di aiutare le persone intolleranti al glutine.
A livello pratico la scuola ci ha procurato piatti di colori diversi, stoviglie ad uso esclusivo della cucina senza glutine, farine e alimenti di ogni genere. Quando andavamo in laboratorio la professoressa, dopo aver spiegato e dato informazioni sulla celiachia e sulla cucina senza glutine, assegnava alla classe delle ricette da preparare, ed io, insieme alla mie compagne, realizzavamo gli stessi piatti degli altri ma gluten free; capitava anche che i nostri compagni venissero nel nostro spazio di cucina senza glutine per realizzare anche loro piatti gluten free.

I professori mi trattano e mi hanno trattata come una ragazza normale, come in fondo sono, riponendo magari maggiore cura e attenzione su certi aspetti.

Ho raccontato di questo progetto al passato poichè purtroppo quest’anno si è deciso, per una serie di vicissitudini, un po’ spiacevoli, che il corso di “Cucina senza glutine” non sarebbe più continuato e questo purtroppo, e in parte, mi ha portato a scegliere un altro indirizzo (Sala e ricevimento).
Non ho abbandonato la mia passione per la cucina, poichè continuo a cucinare a casa; inoltre sono sempre particolarmente curiosa e motivata grazie al mio fidanzato (conosciuto in questa scuola) che continua a seguire il corso di cucina e con caparbietà e passione si cimenta sempre nella realizzazione di piatti nuovi senza glutine, che io assaggio volentieri.

Questa scuola e questo progetto mi hanno comunque dato la possibilità di potermi sperimentare in prima persona come cuoca, lavorando la scorsa estate in un hotel di Riccione, dove mi occupavo da sola della preparazione dei piatti senza glutine.

 

 

 

 

 

Per il futuro non ho ancora progetti ben definiti, non so ancora cosa mi riserva il futuro, al momento proseguo il mio percorso di studi!
Ai ragazzi che come me amano quello che fanno, sento di dover dire di non mollare mai, poichè se credi in una cosa non devi abbandonarla!

Vi lascio infine gli ingredienti per la realizzazione dei  miei PASSATELLI  gluten free

passatelli senza glutine - gluten free travel and living

 

 

PASSATELLI 

20 g di farina per pasta senza glutine

40 g di pan grattato senza glutine

40 g di parmigiano

1 uovo

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3 Commenti - Scrivi un commento

  1. Sonia Mancuso

    bravissima! mi spiace molto che abbiano dismesso il progetto senza glutine nell’alberghiero, ma finché è durato è stato un esempio di civiltà e rispetto per le alimentazioni diverse, spero che possano riproporlo in futuro.

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  2. Simonetta Nepi

    Peccato che il progetto sia stato fermato, quando invece ormai queste competenze dovrebbero essere bagaglio comune di chi opera nel settore.
    In compenso brava Melissa, per come vive la celiachia e come reagisce, un bell’esempio per utti i ragazzi che hanno una relazione conflittiva con la loro condizione di celiaci.

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  3. Molto simile alla storia di mia figlia Greta, celiachia scoperta in terza media e iscrizione alla scuola alberghiera per passione ma anche per spirito di sopravvivenza.. Ora ha scelto ricevimento. Penso che Melissa e Greta avrebbero tante cose da raccontarsi.

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