Birra senza glutine simbolo di socialità e buon gusto

Per molti giovani la birra è sinonimo di socialità, dello stare in gruppo. Fra le cose che forse più mancano ad un giovane celiaco c’è proprio la possibilità di scambiare due chiacchiere con gli amici al pub, gustando un buon boccale di birra senza glutine. Se dal punto di vista della ristorazione GF si stanno compiendo grandi passi avanti, che offrono a noi celiaci la possibilità di trascorrere un sabato sera a cena fuori senza doversi stressare, rinunciare o sentirsi a disagio, tuttavia non sono ancora molti i locali in grado di offrire un’adeguata scelta di birre senza glutine (soprattutto in Italia!).

Per i celiaci molte delle bevande alcoliche sono vietate, o ritenute a rischio, perché naturalmente contenenti glutine o contaminate (penso ad esempio alla vodka liscia o alla vodka alla frutta, al whisky, al rum, ecc.).

La birra, come tutti sanno, è prodotta attraverso la fermentazione alcolica dei mosti preparati con malto d’orzo e/o frumento; questi cereali sono proibiti nell’alimentazione senza glutine, ragion per cui i celiaci non possono bere birra.

Tuttavia nell’ultimo decennio molte aziende, in tutto il mondo, si sono cimentate nella produzione di birre senza glutine, grazie anche ad importanti studi e ricerche compiute nell’ambito della sperimentazione scientifica in campo alimentare.

Sono un esempio gli studi compiuti dal Prof.. Mendez del CSIC spagnolo (Consiglio Superiore di Ricerca Scientifica) che ha elaborato una tecnica di quantificazione del glutine anche in quegli alimenti in cui esso è “idrolizzato”, ovvero presente in piccoli frammenti, come nella birra.
Tale metodica si chiama “r5 ELISA” ed è stata approvata dal CSN-AIC per valutare il dosaggio del quantitativo di glutine presente nelle birre con malto d’orzo o frumento, per poi risultare idonea per il celiaco.
In sintesi, qualora l’azienda produttrice di birra, sulla base delle analisi fatte secondo la metodica “r5 Elisa”, produca una birra con un quantitativo di glutine < 20pmm, la birra risulterà Gluten free.

È doveroso fare due appunti:

– questo quantitativo non è del tutto sicuro per coloro i quali soffrono di sensibilità al glutine;

–  il Comitato Scientifico dell’AIC, nel suo parere sull’argomento, rilasciato nel 2008, raccomanda un quantitativo massimo consigliato da AIC, in via generale, di 2 bottiglie da 33 cl al giorno.

Ma il problema del quantitativo di glutine non superiore ai 20 pmm (e per coloro i quali soffrono di glutensensitivity) non si pone invece per quelle birre prodotte con malto da miglio o con malto di riso, poiché cereali consentiti nella dieta priva di glutine.

Abbiamo pensato di raccogliere in questo articolo alcune delle birre da noi provate e lasciarvi un nostro parere.

 

Iniziamo da una delle più importanti e diffuse birre senza glutine, ed anche la prima sulla quale è stata testata la metodica precedentemente citata: la BIRRA ESTRELLA DAMM DAURA ( http://www.damm.es).

Birra Gluten Free - Gluten Free Travel and Living

Birra spagnola, la si trova quasi dappertutto, è la birra gf più commercializzata, con prezzi accessibili (tra i 3,50 – 5,00 euro). Buona birra, prodotta con malto d’orzo/frumento, bionda, non eccessivamente amara, con 5,4% Alc/Vol. Si presta molto bene per accompagnare la pizza o (provare per credere!) per bagnare uno squisito stinco di maiale al forno!
Un’altra birra da molti anni sul mercato e molto diffusa è la BADEN BRAU GIUSTO.

Birra senza gluten free - Gluten Free Travel and Living

Prodotta in Germania con il miglior malto di miglio della Foresta Nera, commercializzata in Italia da Giusto, è la birra più venduta nei negozi specializzati nella vendita di prodotti GF, ed anche questa economica. Una birra senza molte pretese, bionda, leggermente amara, senza coloranti, né OGM, con un 5% Alc/Vol. Lascia un forte retrogusto di lievito.

 

Restando in Germania, potrete provare la RIEDENBURGER. (http://www.riedenburger.de/).
Birra gluten free - Gluten Free Travel and Living

Birra tedesca prodotta dalla “Riedenburger Brauhaus” (5/6 euro). Oltre ad essere una birra naturalmente priva di glutine (prodotta con malto di miglio), è anche biologica. È un’ottima birra bionda, non molto amara, con un grado alcolemico di 4,7% .

Se invece passate per Praga potrete gustare un’ottima “pivo” GF : la CELIA. (http://www.zateckypivovar.cz).

Celia è una birra ceca, prodotta da Žatecký pivovar, e la si può trovare nelle classiche bottiglie da 330 ml o anche in bottiglie da 500 ml. È una birra bionda, non eccessivamente alcolica (4,5% Alc/Vol).

Negli ultimi anni il mercato della birra senza glutine si sta ampliando, grazie ad un numero sempre crescente di nuove aziende che si cimentano nella produzione non soltanto di birra tradizionale, ma anche di birra senza glutine; in casi eccezionali accade anche che intere aziende producano SOLO birra GF, come:

  • la canadese “Glutenberg”
  • L’inglese belga “Green’s”

L’azienda canadese “GLUTENBERG” (Montreal) (https://glutenberg.ca/fr/) produce diverse tipologie di birra: bionda, bruna e scura.

Noi abbiamo provato la “Blonde ale” (4,5% Alc/Vol) e la “Belgian double”(6,5% Alc/Vol) .
Entrambe bionde e molto buone, particolarmente amare, soprattutto la “Belgian”. Quest’ultima è una neonata del 2012 che si presta benissimo per accompagnare formaggi e fritture.
Restano da provare “Pale ale americaine” e la “Rousse”.

 

L’azienda “GREEN’S” è inglese ma produce la sua birra direttamente in Belgio (Birrificio “De Proefbrouwerj”). (http://glutenfreebeers.co.uk/en/page/index.html)

Birra gluten free - Gluten Free Travel and Living

Qui vi proponiamo la “Brown Ale” in bottiglia rifermentata, prodotta con malto da orzo deglutinato e riso bruno, che le conferisce questo colore bruno, ambrato. È una birra abbastanza dolce e schiumosa, con un valore alcolemico del 5%. Ottima per accompagnare verdure e piatti piccanti.

Nei prossimi mesi vi proporremo un altro articolo sulla presentazione di altre birre che avremo degustato per voi!

Fonti: per il processo di malto deglutinato: Prontuario AIC e Movimento birraio Italiano.

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