Spreco alimentare: cosa vuol dire cucinare senza generare spreco

Spreco alimentare: cosa vuol dire cucinare senza generare spreco

 

 

Spreco s. m. [der. di sprecare] (pl. -chi). – Consumo fatto in quantità eccessiva, o comunque non adeguato ai risultati, Questa è la definizione di spreco data dall’enciclopedia Treccani.

La definizione diventa drammatica nel caso dello spreco alimentare, come abbiamo già detto,

Cosa possiamo fare per diminuire gli sprechi alimentari partendo dalle nostre cucine?

Dovremmo innanzitutto essere maggiormente consapevoli nel momento in cui facciamo le nostre scelte alimentari e pensare che tutto quanto stiamo elaborando in cucina è passato attraverso un lungo processo che ha coinvolto consumo di terra, di acqua, di energia e di materie.

Ogni volta che un alimento, o parte di un alimento, finisce nella pattumiera, vuol dire che abbiamo buttato terra, acqua, energia e nella maggioranza dei casi sono perdite irreversibili.

Oltre tutto nel momento in cui finiscono in spazzatura, gli scarti attivano un altro processo di erosione di terra, consumo di acqua e energia che è quello del trattamento dei rifiuti che è un enorme capitolo da aprire e che ci fa porre diverse domande sul nostro modo di vivere.

 

Dobbiamo distinguere tra avanzi e spreco. 

Gli avanzi come risorsa in cucina. 

Gli avanzi sono ciò che rimane di qualcosa di cui si è cucinato e consumato troppo. Sono tutto sommato ancora riciclabili, con le dovute accortezze.

E sono anche un indice di ricchezza: fino a soli pochi decenni fa, anche in Italia, avanzare il cibo era un lusso per benestanti, gli ipernutriti nobili e una la maggioranza della popolazione faceva fatica la maggioranza delle persone si nutriva poco e male. Esiste una nostalgia dei bei tempi andati che si adatta a un immaginario bucolico ma assolutamente irreale di quella che era la vita prima della seconda guerra mondiale, soprattutto nelle aree rurali. In quel caso gli avanzi e lo spreco non esistevano assolutamente. Vi esorto caldamente a leggere Nuto Revelli e i suoi saggi con le interviste ai contadini nel cuneese, “Il mondo dei vinti” del 1977 e l’ “L’anello forte”, in quest’ultimo sono raccolte le voci delle donne: decisamente non c’erano avanzi, c’era a mala pena la sussistenza.

Se gli avanzi sono facilmente riciclabili, come dimostra una era e propria categoria della cucina, ovvero la cucina degli avanzi, lo spreco vero e proprio consiste nel buttare i prodotti che sono edibili e che sono stati scartati per vari motivi: data di scadenza, aspetto, selezione. Sono prodotti in qualche modo scartati, a volte senza essere neanche passati sulle nostre tavole, eppure sono ingredienti ancora buoni e nutrienti.

Osservate quello che finisce in pattumiera, solo nella parte organica: i prodotti scaduti che magari hanno solo la dicitura da consumarsi preferibilmente prima di, quello che avanza delle verdure mondate, le lische del pesce, alcune parti della carne. Sono tutti elementi che si possono usare in modo alternativo in cucina.

Avete mai assaggiato le foglie dei ravanelli ad esempio? Usati per farcire una torta salata sono squisiti.

 

Avete degli albumi d’uovo? Non buttateli, preparate una torta di meringa!

Esiste un grande selezione di frutta e verdura, che deve essere bella, lucida con forme quasi perfette, altrimenti pare che non venga acquistata, ma la frutta e la verdura mantengono i propri nutrienti e il proprio sapore anche se non sono da fotografia.

Quasi tutte le bucce e gli scarti delle verdure possono essere recuperati. La maniera più semplice è fare dei brodi, poi si arriva a soluzioni più sofisiticate che gli chef stanno sperimentando.

L’acqua che consumiamo.

Evitare lo spreco vuol dire anche non buttare via l’acqua che è stata necessaria per produrre i prodotti che gettiamo in pattumiera, e sarà proprio l’acqua la risorsa scarsa in futuro, in un panorama che molto ottimista non è.

Un uso dell’acqua oculato e razionale prevede che si usi solo l’acqua accortamemte, e in cucina si dovrebbe usare solo quella strettamente  per cucinare i cibi.

Inoltre, avete mai pensato a quanta acqua buttate via ogni volta che fate la pasta o bollite il riso? E l’acqua di cottura delle verdure, quante volte viene riutilizzata?

 

 

Invece è tutta acqua che può essere usata in tantissimi modi: l’acqua per la pasta può essere usata per dare cremosità ai sughi, quella delle verdure è una buona base per risotti o altre preparazioni.

Ovviamente attenzione alle contaminazioni! L’acqua in cui avete cucinato la pasta con glutine non può essere in alcun modo utilizzata per preparare piatti gluten free

L’energia in cucina.

Cucinare senza spreco vuol dire anche tenere conto dell’energia usata per cuocere.

Senza entrare nel dettaglio di quale tipo di fornello usare, induzione o gas, dato che non è una scelta immediata e facile, alla portata di tutti, usare le pentole corrette o usare forno e microonde in maniera razionale sono soluzioni che ognuno di noi può applicare facilmente in casa.

Le pentole leggere sono adatte a cotture veloci, mentre quelle con il fondo spesso che mantengono il calore si possono usare per lunghe cotture a fiamma bassissima perchè mantengono il calore per molto tempo e non richiedono una temperatura elevatissima.

Un’alternativa ottima per cucinare con poca energia e poca acqua è la pentola a pressione, che velocizza i tempi di cottura di tutti i cibi.

Il forno richiede tantissima energia, l’ideale è utilizzarlo per più preparazioni, e sicuramente non è da utilizzare per cuocere o riscaldare piccole preparazioni. In quel caso è molto più efficiente il microonde o, se avete la possibilità,  un abbattitore domestico che porta i cibi alla corretta temperatura in poco tempo.

Allora che facciamo? Rivoluzioniamo il modo di cucinare?

Cerchiamo di capire come utilizzare la maggior parte degli ingredienti che utilizziamo, bucce comprese.

Calcolare bene l’acqua necessaria per cucinare e, se possibile non gettarla nel lavandino, ma riutilizzarla per altre preparazioni.

Per ogni piatto usare le corrette pentole o stoviglie, e ricordare che la pentola a pressione è un potente alleato.

Ovviamente si parte da una spesa ben fatta e pianificata, porzioni non esagerate, anche se, nel momento in cui esistono degli avanzi, ci sono tantissime ricette che ci vengono in aiuto per riciclare quello che non viene mangiato.

Usate ingredienti di stagione. 

Questa è solo una breve introduzione, parleremo ancora di spreco alimentare e parleremo ancora di come evitarlo, Per ora vi diamo degli spunti di riflessione e vi chiediamo: voi cosa fate per ridurre lo spreco in cucina?

Fonte:

Andrea Segrè: Cucinare senza sprechi, ed Ponte alle Grazie

Barill Center for Food & Nutrition: Eating planet. Cibo e sostenibilotà costruire il nostro futuro

Emanuela Bozzini: Nutrire il pianeta? Produrre cibo per tutti nell’era del cambiamento climatico

 
 

 

 

 

 

 

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