Oro verde: olio d’oliva e i suoi polifenoli

 

Olio di oliva, l’oro verde che cura

L’olio di oliva, in particolare quello extravergine, è uno dei prodotti che meglio rappresenta la tradizione e la cultura dei paesi che si affacciano nel Mediterraneo. È il nostro oro verde ed è alla base della famosissima dieta mediterranea.

L’estrazione dell’olio d’oliva avviene mediante tre processi:

  •  pressione
  •  centrifugazione
  •  percolamento mediante filtrazione selettiva.

Gli oli d’oliva possono essere suddivisi in base all’acidità in

  • olio extravergine d’oliva: acidità espressa in acido oleico non superiore allo 0,8%
  • olio vergine d’oliva: acidità minore al 2%
  • olio d’oliva; olio raffinato e tagliato con olio vergine d’oliva con acidità non superiore al 2%.

Numerosissimi studi sono stati effettuati sull’olio d’oliva soprattutto per quanto riguarda la componente in  polifenoli e i loro effetti sull’uomo. Già nel 1950 la più bassa incidenza di malattie cardiovascolari e di cancro nelle popolazioni del bacino mediterraneo era stata correttamente attribuita alle abitudini alimentari tipiche degli abitanti di queste zone (per ulteriori informazioni, leggere la dieta mediterranea del celiaco). Fino alla metà del XX secolo l’alimentazione di queste popolazioni era basata sul consumo di frutta, verdura, legumi, pane integrale, noci, pesce e sull’uso di routine di olio extravergine di oliva. Oggi è stato appurato che  l’adozione di questo regime alimentare apporta innumerevoli benefici alla salute umana, tanto che dal 2009 la dieta mediterranea è stata definita dall’unesco patrimonio immateriale dell’umanità. Studi molto recenti hanno dimostrato come i polifenoli dell’olio d’oliva contribuiscano in modo sostanziale alla protezione che questo regime alimentare ci dona.

I principali polifenoli dell’olio d’oliva sono l’ oleuropeina, il ligustroside, l’idrossitirosolo e il tirosolo.

 

Ma cosa sono i polifenoli e a cosa servono? I polifenoli sono prodotti dal metabolismo secondario delle piante e hanno un ruolo di difesa dagli animali e da patogeni, ma anche un ruolo da inibitori della crescita di piante competitrici, supporto meccanico, attrazione di impollinatori. I polifenoli dell’olio d’oliva sono stati studiati in associazione a molte patologie, poichè essi sono dei potentissimi antiossidanti naturali in grado di difendere l’organismo dall’azione dei radicali liberi che  si formano nelle normali reazioni che avvengono nel nostro corpo e sono i principali responsabili dei danni cellulari.

L’ olio d’oliva sembra poter avere effetti positivi nella prevenzione e nella cura del diabete. In uno studio è stato dimostrato che diminuisce la glicemia (la quantità di glucosio nel sangue) e aumenta l’insulinemia (quantità di insulina nel sangue) nei soggetti sani. Questi effetti benefici dell’olio di oliva sono legati all’incremento di incretine a livello ematico.

Le incretine sono sono ormoni prodotti da alcune cellule presenti nell’intestino e immessi nel sangue subito dopo un pasto. Le incretine più importanti sono il GLP-1 (Peptide 1 Glucacone – tipo) e il GIP (Peptide Insulinotropico Glucosio-dipendente). Entrambe hanno l’effetto di promuovere, in modo glucosio dipendente, il rilascio dell’insulina da parte delle cellule beta-pancreatiche. L’insulina, un ormone secreto dal pancreas in risposta ad alti livelli di glucosio ematico, permette l’utilizzo del glucosio in varie via metaboliche e la sua conservazione sotto forma di glicogeno, riducendo così la glicemia. Il GLP-1, in combinazione con l’aumento dei livelli di insulina, riduce la secrezione di glucagone, ormone che regola il metabolismo degli zuccheri in antagonismo con l’insulina. Il glucagone interviene infatti nei casi in cui i livelli di glucosio ematico crollano, attivando una via di trasporto del segnale che porta alla mobilitazione del glucosio (glicogenolisi)  a partire dal polimero di riserva glicogeno e allo stesso tempo bloccando la glicogeno sintesi da parte delle cellule alfa-pancreatiche. La presenza di questi peptidi ci permette di capire il ruolo importante dell’olio di oliva nella prevenzione del diabete e apre scenari futuri per il suo utilizzo come agente curativo.

L’olio extravergine d’oliva ha anche un ruolo nella regolazione della colesterolemia. I polifenoli presenti nell’olio e l’acido oleico cooperano nell’aumentare la quantità di colesterolo HDL, colesterolo buono,  e nel ridurre la sensibilità all’ossidazione del colesterolo LDL, colesterolo cattivo, riducendo così il rischio di formazione di placche aterosclerotiche. In questo modo i polifenoli agiscono da fattore protettivo per le malattie cardiovascolari.

Anche l’apparato digerente trae benefici dall’utilizzo di olio di oliva. In uno studio effettuato con test in vivo sono stati studiati gli effetti dei polifenoli in casi di infiammazione da colite; in questo studio è stato osservato un ruolo primario dei composti fenolici nella risposta infiammatoria, nella riduzione dei danni da colite acuta attivando processi di protezione del tratto gastrointestinale e comprovando il forte potere antinfiammatorio dei polifenoli dell’olio di oliva.

Last but not least i polifenoli dell’olio extravergine di oliva potrebbero avere anche un ruolo nell’angiogenesi. L’angiogenesi è la formazione di nuovi vasi sanguigni da vasi preesistenti e nell’adulto è fondamentale per la riparazione di vasi danneggiati. L’angiogenesi eccessiva o insuffuciente contribuisce ad un certo numero di patologie che vanno dal cancro  all’aterosclerosi, dalla degenerazione maculare alla retinopatia, dalla psoriasi alla malattia di Crohn. Coinvolta nell’angiogenesi è l’espressione del fattore VEGF (fattore di crescita dell’endotelio vascolare) la cui attività angiogenica è principalmente mediata dalle specie reattive dell’ossigeno (ROS). I risultati hanno evidenziato come già a concentrazioni di circa 1-10 mg/ml (concentrazioni che si possono trovare in un comune olio extravergine di oliva di ottima qualità) vi sia una significativa rifuzione della risposta VEGF indotta, con riduzione dell’attività della NADPH ossidasi. Perciò, il consumo di olio ricco in polifenoli può tradursi in una riduzione del processo ossidativo infiammatorio alla base di molte patologie degenerative.

Che l’olio di oliva faccia bene è certo, ma mi raccomando usate sempre e solo olio di oliva di ottima qualità !

Bibliografia

 

Extra virgin olive oil rich in polyphenols modulates VEGF-induced angiogenic responses by preventing NADPH oxidase activity and expression – Nadia Calabrisoa, Marika Massaro , Egeria Scoditti, Simona D’Amore, Antonio Gnoni, Mariangela Pellegrino, Carlo Storelli, Raffaele De Caterina, Giuseppe Palasciano, Maria Annunziata Carluccio

Drying and storage of olive leaf extracts. Influence on polyphenols stability – Margarita H. Ahmad-Qasem, Begona H. Ahmad-Qasem, Enrique Barrajón-Catalán, Vicente Micol, Juan A. Cárcel, José V. García-Pérez

Vascular effects of the Mediterranean diet—Part II: Role of omega-3 fatty acids and olive oil polyphenols –  Egeria Scoditti, Cristiano Capurso, Antonio Capurso, Marika Massaro

Coronary Diet Intervention with Olive Oil and Cardiovascular Prevention Study (The Cordioprev Study): Rationale, Methods, and Baseline Characteristics Javier Delgado-Lista, Pablo Perez-Martinez, Antonio Garcia-Rios, Juan F. Alcala-Diaz, Ana I. Perez-Caballero, Francisco Gomez-Delgado, Francisco Fuentes, Gracia Quintana-Navarro, Fernando Lopez-Segura, Ana M. Ortiz- Morales, Nieves Delgado-Casado, Elena Yubero-Serrano, Antonio Camargo, Carmen Marin, Fernando Rodriguez-Cantalejo, Purificacion Gomez-Luna,
Jose M. Ordovas, Jose Lopez-Miranda, Francisco Perez-Jimenez

Dietary extra virgin olive oil polyphenols supplementation modulates DSS-induced chronic colitis in mice -Susana Sánchez-Fidalgo, Ana Cárdeno, Marina Sánchez-Hidalgo, Marina Aparicio-Soto, Catalina Alarcón de la Lastra

Olive oil polyphenols enhance the expression of cholesterol efflux related genes in vivo in humans. A randomized controlled trial – Marta Farràsa, Rosa M. Vallsc, Sara Fernández-Castillejoc, Montserrat Giraltc, Rosa Solàc, Isaac Subiranad, María-José Motilvae , Valentini Konstantinidouc, María-Isabel Covasa, Montserrat Fitó

Extra virgin olive oil use is associated with improved post-prandial blood glucose and LDL cholesterol in healthy subjects –  Violi, L Loffredo, P Pignatelli, F Angelico, S Bartimoccia, C Nocella, R Cangemi, A Petruccioli, R Monticolo, D Pastori and R Carnevale.

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