Libro recensione: Dal forno senza glutine di Phil Vickery

 

Questa è la seconda libro recensione e casualmente anche questa volta recensiamo un libro inglese:

Deliziosamente dal forno senza glutine

di Phil Vickery,

editore: Bibliotheca Culinaria,

23,80 Euro

Forse tanto casuale la cosa non è: inglesi e americani per motivi vari hanno una vastissima bibliografia senza glutine e quindi è facile che si possano trovare traduzioni.

L’autore è Phil Vickery, è un volto noto della TV inglese, un celebrity chef che ha visto i suoi ristoranti e che premiato con una stella Michelin, ed è autore di tantissimi libri di cucina. E anche di prodotti e miscele di farine senza glutine.

 

Si è appassionato alla cucina senza glutine quando scoprì che le vendite del suo Christmas pudding erano cresciute a dismisura: era stata sostituita la farina con farina di riso e quindi erano a prova di celiaco. Questo lo diciamo anche per togliere dalla testa di chiunque l’idea che la nicchia senza glutine non è economicamente attrattiva.

Da buon chef si è informato, ha studiato e lo ha fatto così bene che è diventato ambassador della Coelik UK, ovvero l’associazione di celiachia del Regno Unito.

Sul senza glutine ha scritto due libri:  Seriously Good Gluten-Free Cooking (Kyle Cathie 2009) e Seriously Good Gluten-Free Baking (Kyle Cathie 2010). Ed è di quest’ultimo che stiamo parlando, un libro tutto dedicato alle preparazioni da forno.

Il libro è esteticamente molto bello, ogni ricetta ha una foto ed è suddiviso in:

• Preparazioni di base, come pan di spagna, crepe, pancake
• Biscotti, come i biscotti morbidi al limone
• Cupcake e muffin, come muffin al cioccolato e patate dolci
• Torte, come la torta al limone e lime glassata
• Torte per occasioni speciali, come il trifle con ciliegie e cioccolato
• Barrette e dolci al taglio, come i croccantini di riso al marshmallow
• Pane, come grissini ai semi di papavero
• Pudding e piccole dolcezze, come il cheesecake al cioccolato

 

Ha un’ampia introduzione su cosa è la celiachia, consigli dello chef, ingredienti ammessi e il che è sempre utile.

Le ricette del libro usano le tre miscele di farine prime di glutine: due per dolci e una per pane. Qui abbiamo una piccolo problema.

Vickery si riferisce alla farina di patate, ossia quella che si ricava dalla patata intera e non la parte amidacea, da cui di ricava la fecola di patate. Non ne usa tantissima, ma per sostituire il mix di farina proposto con prodotti che abbiamo in italia bisogna adattare le ricette in ogni caso.

Io ho sostituito al farina di patate con la fecola e tanti danni non sono successi.

A questo punto la domanda è: vengono bene le ricette del libro?

Direi di si, sono spiegate dettagliatamente e sono indicati anche i dettagli per conservare i prodotti.

Ho fatto una torta di polenta con pere e mirtilli che aveva un’originale testura rustica e una piacevole umidità data dalla frutta, che ha avuto successo, nonostante, appunto la consistenza non tradizionale dell’impasto.

Anche i pani piatti all’indiana sono stati fatti, cotti e mangiati con soddisfazione e hanno un delizioso profumo di cumino.

Non sono ricette banali, si nota la mano dello chef. Certo che se i mix di farina considerassero i prodotti che abbiamo in Italia e si eliminasse questa benedetta farina di patate la vita sarebbe più semplice.

Direi che è un libro adatto a chi è esperto in cucina senza glutine e che sa adattare le dosi alle farine che conosce, mentre per i meno esperti potrebbe essere fonte di ispirazione e …poi ci scrivete per vedere come adattare il tutto.

E voi avete qualche libro da segnalarci?