La Raviola Galante si trova in un antico edificio nel centro di Scurzolengo, piccolo paese adagiato sulle colline fra Asti e Casale nell’Alto Monferrato Piemontese. Sembra quasi di entrare in una casa privata se non fosse per una piccola e semplice insegna che è posta a fianco del portone in legno.
La sala da pranzo è arredata in maniera sobria, ha belle volte di mattoni a vista e pavimento a quadri, i tavoli in legno massiccio sono ben distanziati, non vi sono tovaglie in tessuto ma tovagliette di carta stile osteria e tovaglioli in carta-tessuto.
Il titolare Sig. Giulio Ferraris ha l’aria e modi di fare da oste, il clima ci sembra fin da subito molto soft e slow e tale si dimostrerà nel corso della serata.
Dalla mia posizione intravedo la cucina: vi sono solo la moglie del titolare e un aiutante. Per tutta la serata non vedo altre persone, a parte il Sig. Giulio che ogni tanto dà anche una mano in cucina.
Il ritmo è tranquillo, bisogna lasciare la fretta fuori dal portone di ingresso e immergersi in un contesto un po’ retrò e farsi cullare da un servizio cordiale e attento ma lontano dagli schemi della moderna e spesso frenetica ristorazione.
Poco dopo esserci accomodati mi viene portato un grosso piatto ovale pieno di saporite “friciule” senza glutine, sembrano delle bugie/chiacchiere di carnevale ma sono fatte a forma di losanghe e salate in superficie, porzione estremamente abbondante per una sola persona; nel frattempo viene anche presa l’ordinazione per il vino e optiamo per una bottiglia di Ruchè.
Ci viene anche spiegato che il menù della serata, a meno che non sia stato ordinato qualche extra alla prenotazione, è fisso e che quella sera prevede una serie di antipasti, primi e dessert, nessun secondo.
Non appena in sala si sono accomodati la maggior parte dei commensali, il Sig. Giulio inizia a servirci. Ci verranno portati in sequenza i seguenti antipasti : zucchine brusche servite a temperatura ambiente (si tratta di zucchine a pezzetti con qualche fettina di cipolla cotte in acqua e aceto e condite), insalata di bollito, insalata russa, fichi glassati con salame cotto caldo, friciule ripiene di fontina (una versione senza glutine e una versione con glutine), pezzetti di salsiccia cotta nel Barbera e accompagnati con la “puccia” una salsina di pomodori accomodati in agrodolce, frittini di erbette e patate (solo per il consorte non celiaco), “tartrà” (un piccolo e morbido soufflè con trito di erbette aromatiche).
Le porzioni non sono esagerate ma neppure scarse e alla fine si tratta comunque di tante degustazioni.
Dopo gli antipasti ci vengono serviti i primi. A me viene portata una porzione abbondante di ravioli senza glutine con ripieno di carne e conditi con burro al consorte invece viene portata una mezza porzione di agnolotti gobbi ai tre arrosti. Finita questa mezza porzione gli viene poi servita anche una mezza porzione di agnolotti con patate, salsicce e cipolle padellate, agnolotti verdi al plin con fonduta.
A questo punto il marito deve dare forfait, anche se il Sig. Giulio propone ancora un assaggio di agnolotti con ripieno di porri e robiola.
Per mia fortuna l’assaggio di ravioli senza glutine si è limitato solo a una porzione, non sarei riuscita a mangiarne altre pur essendo buoni e sicuramente fatti in casa anche perché non c’era un agnolotto uguale all’altro.
Si passa così al dessert (quella sera non vi sono secondi a parte un ricco fritto misto alla Piemontese servito a un tavolo vicino a noi che lo ha ordinato appositamente), a me viene portato un piatto con tre assaggi di dolci senza glutine: bunet alla Piemontese, torta di mele con zabaione tiepido e pera cotta nel vino e spezie.
Il consorte chiede invece solo una fetta di torta con zabaione e poi assaggia un pezzo della mia pera nel vino rosso.
Chiudiamo con un caffè e il conto, ci alziamo da tavola che è quasi mezzanotte (eravamo entrati alle 20:30), adesso capite perchè ho definito il locale “slow”.
Il prezzo di 30€/testa è onesto (dall’antipasto al caffè, inclusa una bottiglia di acqua gassata, il vino in bottiglia non è compreso nel prezzo).
Il Sig. Giulio appassionato di cucina e tradizioni Piemontesi sta svolgendo una ricerca di piatti e ricette del territorio ormai dimenticate, alcune preparazioni sono decisamente più gustose mentre altre sono un po’ più anonime (es. zucchine brusche e tartrà), la quantità di cibo servito è notevole.
Traspare in ogni gesto e nei nomi delle pietanze la passione del titolare per la riscoperta di vecchi sapori e tradizioni, anche sulla home page del sito scrive che l’idea di aprire un locale di questo tipo gli è venuta perché si era reso conto che le nostre tradizioni culinarie si stavano perdendo.
Due dati sul ristorante:
La Raviola Galante
Via Maiocco 4
Scurzolengo (At)
Tel. 0141-203015 – sito web: http://www.laraviolagalante.it
È aperto il venerdì e sabato a cena, la domenica a pranzo. Solo su prenotazione.
Anche questa volta vi auguro Eet smakelijk
Foto tratta dal sito http://www.laraviolagalante.it
“Gluten Free Travel&Living, pur consigliando e fornendo indicazioni circa gli esercizi che garantiscono una cucina senza glutine, non si assume alcuna responsabilità circa la sicurezza stessa del servizio la quale rimane esclusivamente del locale che lo offre”