Dieta mediterranea, il modello della Puglia

La dieta mediterranea è quanto di più importante ci sia stato lasciato in eredità da millenni di scambi tra i popoli e le culture del Mediterraneo.

Ne aveva già parlato la nostra super esperta di cucina consapevole, Michela, proprio qui. Oggi vogliamo approfondirne i benefici, spiegandovi il perchè e utilizzando come modello una delle regioni più belle d’Italia, ovvero la Puglia .

La dieta mediterranea è molto più di un semplice regime alimentare. Il termine dieta deriva dal greco e significa proprio “modo di vivere”, “regime di vita”. La dieta mediterranea è proprio questo: uno stile di vita che predilige un sano uso di grassi, carboidrati a basso indice glicemico, proteine animali in modo moderato e verdure ricche di antiossidanti.

Non per niente dal 2010 è stata eletta patrimonio immateriale dell’ Umanita dall’ UNESCO.

La Puglia è stata presa a modello in numerosi studi, proprio perchè riesce a mantenere una perfetta alimentazione utilizzando prodotti della tradizione che non sono andati persi, ma addirittura sono diventati simbolo della stessa regione.

L’alimentazione pugliese è basata su prodotti che hanno caratteristiche nutrizionali peculiari che agiscono su più livelli e che cooperano nel mantenere in buona salute la popolazione autoctona. L’Olio d’oliva (per approfondire, leggere qui), le carote di Polignano, il pane d’Altamura, la pasta di grano arso, pesce azzurro,  verdure di ogni genere e legumi, sono questi i capisaldi della cucina pugliese e sono proprio loro a fornire l’elisir della longevità.

La dieta mediterranea è associata ad una maggiore longevità, a bassi livelli di colesterolo LDL ed alti di colesterolo HDL, alla riduzione del rischio di sviluppare aterosclerosi e diabete di tipo II (legato all’obesità).

Diversi studi hanno già dimostrato come un’alimentazione come quella mediterranea sia in grado di modulare positivamente il processo di invecchiamento (dove per invecchiamento si intende il progressivo decadimento delle funzioni fisiologiche).

I cibi tipici della dieta mediterranea hanno un’imponente porzione di antiossidanti; gli antiossidanti sono fondamentali per contrastare gli effetti dei ROS (specie reattive dell’ossigeno) i quali sono implicati nelle prime tappe del processo aterosclerotico. La disfunsione dell’endotelio ad opera dei ROS (ma non solo ad opera dei ROS) è la tappa iniziale che porta ad una aumentata permeabilità dell’endotelio dei grossi vasi a cui consegue l’infiltrazione di colesterolo LDL (il colesterolo LDL è ossidato, ancora non si sa se sia ossidato prima della deposizione nel vaso o dopo), l’instaurarsi di uno stato infiammatorio e la formazione dell’ateroma.

Gli antiossidanti inoltre sono in grado di legare il colesterolo  LDL; maggiore è il loro contenuto di antiossidanti minore sarà la loro suscettibilità all’ossidazione (diversi studi stanno cercando di capire come e in che dose usare gli antiossidanti in pazienti già affetti da aterosclerosi) e quindi minore sarà la possibilità di progressione ateromatosa.

L’utilizzo di carboidrati a basso indice glicemico è un importante protezione nei confronti del diabete di tipo II (diabete e aterosclerosi sono fortemente correlati). Il diabete di tipo II è dovuto ad insulino resistenza (per approdondire il discorso sul diabete di tipo II leggere quiil diabete di tipo 1 è autoimmune) e l’iperalimentazione è tra i vari fattori che incidono nell’iperglicemia tipica del diabete.

L’iperalimentazione causa livelli di glicemia post prandiali molto elevati che se protratti nel tempo portano ad un iperlavoro delle cellule beta-pancreatiche che non riescono più con la loro dose di insulina a mantenere bassi i livelli di glucosio ematico.

Poichè il diabete e l’aterosclerosi sono fattori di rischio cardiovascolare, la dieta mediterranea essendo associata ad uno diminuzione dell’uno e dell’altro è dunque una protezione dalle malattie cardiovascolari e pertanto è da considerare un vero e proprio elisir della lunga vita.

Bibliografia

Appunti personali di Patologia

The Mediterranean Diet between traditional foods and human health:The culinary example of Puglia (Southern Italy) Massimiliano Renna, Vito Antonio Rinaldi, Maria Gonnella

Mediterranean nutraceutical foods: Strategy to improve vascular ageing Giulia Accardi, Anna Aiello, Caterina Maria Gambino, Claudia Virruso, Calogero Caruso, Giuseppina Candore

Condividi questo post

Un Commento - Scrivi un commento

Post Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.